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venerdì 21 dicembre 2012

Il Papa All'Angelus 16 Dicembre 2012 «Settimo Comandamento Non Rubare»

Piazza San Pietro
III Domenica di Avvento, 16 Dicembre 2012

Il Papa All'Angelus 16 Dicembre 2012: «Settimo, Non Rubare»

Il monito di Benedetto XVI a chi ha responsabilità pubbliche
«Dolore e tristezza per le vittime di Newtown»

CITTA' DEL VATICANO – Settimo, non rubare. «La conversione comincia dall'onestà e dal rispetto degli altri: un'indicazione che vale per tutti, specialmente per chi ha maggiori responsabilità». Benedetto XVI commenta la lettura evangelica del giorno, sulla predicazione di Giovanni Battista, con un monito rivolto anzitutto a chi ha responsabilità pubbliche.

ABUSO DI POTERE - Il riferimento è alla risposta del Battista ai «pubblicani», e cioè agli esattori delle tasse per conto dei romani. «Già per questo i pubblicani erano disprezzati, e anche perché spesso approfittavano della loro posizione per rubare», spiega il Papa. «Ad essi il Battista non dice di cambiare mestiere, ma di non esigere nulla di più di quanto è stato fissato. Il profeta, a nome di Dio, non chiede gesti eccezionali, ma anzitutto il compimento onesto del proprio dovere. Il primo passo verso la vita eterna è sempre l'osservanza dei comandamenti; in questo caso il settimo: non rubare». Anche ai soldati, «categoria dotata di un certo potere e quindi tentata di abusarne», Giovanni dice: Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

GIUSTIZIA - Ma la prima risposta di Giovanni è rivolta alla folla e quindi riguarda tutti. «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto», dice il Battista. E Benedetto XVI commenta: «Qui possiamo vedere un criterio di giustizia, animato dalla carità. La giustizia chiede di superare lo squilibrio tra chi ha il superfluo e chi manca del necessario; la carità spinge ad essere attento all'altro e ad andare incontro al suo bisogno, invece di trovare giustificazioni per difendere i propri interessi». Insomma, «giustizia e carità non si oppongono, ma sono entrambe necessarie e si completano a vicenda».

ATTUALITA' – Il Papa fa notare la «grande concretezza» delle parole di Giovanni: «Dal momento che Dio ci giudicherà secondo le nostre opere, è lì, nei comportamenti, che bisogna dimostrare di seguire la sua volontà. E proprio per questo le indicazioni del Battista sono sempre attuali: anche nel nostro mondo così complesso, le cose andrebbero molto meglio se ciascuno osservasse queste regole di condotta».

NEWTOWN – Nei saluti in inglese, il pontefice ha espresso il suo dolore e «profonda tristezza» per la «violenza insensata» nella scuola di Newtown, in Connecticut: «Assicuro alle famiglie delle vittime la mia vicinanza nella preghiera, specialmente a coloro che hanno perso un bambino». E, invocando «abbondanti benedizioni», ha concluso: «Possa il Dio della consolazione toccare i loro cuori e dare sollievo al dolore».

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