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martedì 28 giugno 2011

I Santi Apostoli Pietro e Paolo


Pietro, scelto da Cristo come pietra viva dell'edificio ecclesiale, clavigero insieme con gli altri apostoli del Regno dei cieli (Mt 16,13-19), pastore del gregge santo (Gv 21,15-17). L’apostolo Pietro sigillò la sua testimonianza al Maestro con il martirio a Roma, verso l'anno 67, durante la persecuzione anticristiana di Nerone. Pietro, pietra della chiesa, pescatore in Betania. «Ti farò pescatore di uomini», gli disse Gesù e Pietro lo seguì. Umile, fedele – fedele nonostante il tradimento durante la passione. Fu il primo a predicare dopo la discesa dello Spirito Santo. Nato a Betsaida in Galilea, Pietro, il cui nome originale era Simone, era pescatore a Capernaum. Fratello di Andrea e figlio di Giona, divenne apostolo di Gesù dopo che questi lo chiamò presso il lago di Galilea, dove assistette alla pesca miracolosa. Da sempre tra i discepoli più vicini a Gesù, fu l'unico, insieme al cosiddetto «discepolo prediletto», cioè l’apostolo Giovanni, a seguire Gesù presso la casa del sommo sacerdote Caifa. Fu costretto anch'egli alla fuga dopo aver rinnegato tre volte il maestro, come questi aveva già predetto. Ma Pietro ricevette dallo stesso Risorto il mandato di fare parte di nuovo del collegio degli apostoli, di cui, insieme con l’apostolo Paolo, è principe.

Paolo, l’evangelizzatore dei pagani. Il suo nome originale era Saulo, fiero di essere cittadino romano. Saulo perseguitò i cristiani e approvò l’uccisione di Stefano, il primo martire per Cristo, tanto da conservare i vestiti dei lapidatori. Poi, folgorato dalla verità sulla via tra Gerusalemme e Damasco, trasformato nel profondo dall’amore di Gesù e dalla sua buona notizia, cambiò il nome in Paolo e predicò e insegnò per lui. Cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso, strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli, Paolo è il più grande missionario di tutti i tempi, l'avvocato dei pagani, l'apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro fa risuonare il messaggio evangelico nel Mediterraneo. L’apostolo sigillò con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la sua testimonianza al Maestro.

Due apostoli e due personaggi diversi, ma entrambi fondamentali per la storia della Chiesa del primo secolo, così come per la costruzione di quelle radici dalle quali si alimenta continuamente la fede cristiana. Entrambi morirono a Roma nello stesso periodo: Pietro, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù e sepolto in Vaticano, presso la via Trionfale; Paolo trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense.

Il 29 di giugno la Chiesa commemora la solennità liturgica degli Apostoli Pietro e Paolo. La festa è antichissima. Fu inserita nel calendario subito dopo l’istituzione della festa del Natale di Cristo a Roma (poco prima della metà del III secolo). I loro nomi vengono associati il ventinove (29) di giugno perché era il giorno in cui la memoria di entrambi veniva celebrata nel santuario sulla via Appia in Roma.

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